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Welcome to Metropolitana Fantasma

Il Pitagora a scuola di OpenCoesione. Un viaggio tra i finanziamenti pubblici ed il bene comune.

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Il nostro progetto vuole chiarire le discrepanze tra la fase progettuale e la fase esecutiva del progetto metropolitano.

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  • Immagine del redattoreCrisi Metropolitana

Ci presentiamo:

Aggiornamento: 19 dic 2018

Blog post uno:

L’idea progettuale verte sulla volontà del gruppo Metro-team (del Liceo Scientifico-Linguistico-Scienze Applicate Pitagora) di mettere in luce le discrepanze esistenti tra la fase progettuale e la fase esecutiva della metropolitana Cosenza-Rende. Consultando il sito di opencoesione abbiamo avuto l’opportunità di scegliere un’area d'interesse pubblico come possono essere i trasporti e calarlo nella realtà regionale difficile come quella calabrese. Sono stati assegnati i ruoli in base ai requisiti richiesti dal sito, grazie ai quali ogni membro del gruppo sarà impegnato in uno step lavorativo. Si è ufficialmente dato il via ai lavori con l’affissione del cartellone nella classe, ponendoci sopra dei post-it con le informazioni necessarie per seguire l’itinerario del gruppo. Sono state scritte le cose necessarie per rendere più semplice la comprensione del nostro percorso, appuntando e-mail, CUP, link utilizzato, i vari nomi utilizzati sia per il team che per i profili social. Sono stati scelti gli obiettivi e le finalità del nostro progetto. Il tema scelto è quello del sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e l’Università della Calabria (UNICAL), il cui CUP è J81I3000020004. L’idea di una forma di collegamento veloce tra le due realtà cittadine mostra alcune difficoltà nella realizzazione si ha l’impressione, anche alla luce delle proteste di una parte della città, che non abbia tutti gli effetti positivi che hanno portato alla realizzazione dello stesso. Leggendo i primi dati sulla piattaforma OpenCoesione si può notare che la cifra stanziata di € 3.176.361,00 con inizio dei lavori previsto per il 30/11/2016 non mostra ad oggi una data effettiva dei lavori sebbene i pagamenti siano già iniziati dal 2009 e sempre ad oggi sono stati stanziati finanziamenti per pagamenti effettuati € 3.176.360,47. L’ultimo aggiornamento finanziario disponibile è 31/12/2017. Il nome del team, “metro team”, si occuperà del progetto di “metropolitana fantasma”, il nome serve per comunicare anche sui social, con la creazione di profili Twitter, Instagram e pagina Facebook, con il nome di Metropolitana Fantasma, con l’email crisimetropolitana@gmail.com. Durante gli incontri sono stati assegnati i ruoli: le Project Manager e Head of Research, Chiappetta Desirè e De Luca Francesca, si occupano di elaborare la pianificazione e la programmazione di dettaglio, organizzare efficientemente ed efficacemente le risorse umane a disposizione, favorire la comunicazione e l'affiatamento del team di progetto, distribuire le risorse sulle attività e monitorarne lo svolgimento, svolgere periodicamente il processo di controllo, produrre la documentazione di sua competenza e supervisionare quella prodotta dal team di progetto, provvedere alle attività di riepilogo, avere sempre un'attenzione particolare al miglioramento dei processi produttivi del progetto. L’Analista, Altomare Elio, si occupa del Dossier di ricerca in collaborazione con il project manager. Il Blogger, Lenti Lorenzo, si occupa della gestione del sito web. La Storyteller, Diana Alessia, si occupa della narrazione del progetto e delle sue fasi di sviluppo ed evoluzione. Il Designer, Leone Gianmarco, si occupa della grafica dell’open wall. Il Social Media Manager, De Nascimento Mateus, si occupa della gestione dei social media. Il Coder sarà Lio Natalia. Stabiliti i ruoli, ogni referente d’area gestisce il gruppo di lavoro che gli è stato assegnato, cercando di creare un clima collaborativo. Gli incontri in presenza ci hanno permesso di chiarirci le idee sui ruoli e le fasi progettuali. Stabiliti gli step operativi, i video in pillole sono stati utili per la narrazione e per capire come gestire i dati e dove reperire il materiale necessario. In una seconda fase ci siamo messi in contatto con il Comune di Rende, nella persona del Sindaco Avvocato Marcello Manna, che essendo una delle due città coinvolte nella progettazione e realizzazione della metropolitana ci ha fornito dati necessari. I dati acquisiti saranno analizzati dai gruppi di lavoro per capire le fasi che portano all’idea progettuale, alla sua progettazione fino alla sua realizzazione. Non si può non sottolineare che ad oggi il Comitato dei No-Metropolitana si è rivolto al Tar per bloccare i lavori e ristabilire il normale flusso del traffico nell’area interessata. Abbiamo cercato nella stampa locale e nazionale notizie riguardanti la metropolitana ed abbiamo trovato: Metro Cosenza – Rende, denunciati appalti ‘anomali’ cittadini in piazza per riaprire Viale Parco. I lavori sarebbero iniziati senza le necessarie autorizzazioni e affidati alla CMC in maniera illegittima. Continua ancora l’articolo con le seguenti dichiarazioni – “Come comitato No Metro” vogliamo dare il colpo di grazia ad un’opera inutile, dannosa ed insostenibile che sta creando danni ancora prima di nascere. Come comitato – si legge in una nota – annunciamo che è stato depositato al Tar Calabria un ricorso contro la progettazione esecutiva dei lavori di realizzazione del Parco Urbano, il posizionamento del tracciato della tranvia nella città di Cosenza e l’Accordo di programma siglato il 12 giugno tra la Regione Calabria, il Comune di Cosenza, la Provincia di Cosenza ed il Comune di Rende avente ad oggetto la cosiddetta “metropolitana leggera”. La risposta delle istituzioni non si è fatta attendere, infatti, Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ha inviato una diffida al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, in merito all’accordo di programma per la Metropolitana leggera Cosenza-Rende-Unical, riguardo al ripristino dello stato dei luoghi. In relazione all’accordo di programma in oggetto – si legge nella nota – lo stesso è stato sottoscritto in data 12 giugno 2017, vale a dire quasi diciotto mesi addietro. La sottoscrizione dell’Accordo di Programma costituiva la risultante di una stringente trattativa tra gli enti coinvolti, nel corso della quale la Regione Calabria, a mezzo dei propri rappresentanti, manifestava l’urgenza dell’avvio del programma operativo, soprattutto in relazione al collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende ed Unical, sottolineando che la dilatazione dei tempi avrebbe messo a rischio la stessa finanziabilità delle opere. Il Comune di Cosenza – non senza aver prima ottenuto significative modifiche del progetto con la conseguente minimizzazione degli impatti sul territorio e precisi impegni sia sui tempi che sui finanziamenti delle altre importanti opere, inserite nell’Accordo di Programma per realizzare nell’insieme quel "Sistema di mobilità sostenibile" che avrebbe dato un senso compiuto ed una valenza strategica all’opera principale – manifestava il proprio consenso. Sul punto, proprio per agevolare l’avvio delle attività progettate, si è proceduto ad uno stralcio del progetto ‘Parco Urbano’ e ad approvarlo in Consiglio comunale. Ad oggi, senza un avvio concreto e significativo dell’opera, si è determinata una problematica connessa alla chiusura del viale Giacomo Mancini con conseguenti disagi ai cittadini ed a quanti entrano in città per le ragioni più disparate. Senza tacere l’inaccettabile immobilismo regionale relativamente all’attivazione e convocazione del Collegio di Vigilanza previsto per la verifica dell’attuazione dell’accordo e del quale, da tempo, il Comune ha designato il proprio rappresentante. Per questi motivi è comprensibile che per un Sindaco diventi difficile dare rassicurazioni sulla durata dei disagi per la cantierizzazione delle opere quando non si hanno chiari neanche i tempi di avvio dell’opera principale e che nemmeno dipendono dall’ente comune stesso. Ad oggi la gestione dell’opera pubblica, metropolitana Cosenza-Rende, appare nebulosa o “Fantasma”.

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